Il finocchio è una spezia molto particolare, ne possiamo usare le foglie, i semi, l’olio essenziale… insomma ogni sua parte.
La droga principale è ricavata dai semi, che sono in realtà i frutti del finocchio (acheni), ma tutta la pianta ha virtù utili. Vediamo quali.
Proprietà del finocchio
Numerosi sono i benefici del finocchio, tra i principali ricordiamo che:
– sostiene l’attività del sistema epatico e aiuta la depurazione del fegato;
– favorisce la diuresi;
– ha proprietà digestive, antinfiammatorie e antispastiche;
– contiene vitamina C, A e alcune del complesso B.
Finocchio – controindicazioni
Nell’utilizzo dei semi o dell’olio essenziale bisogna prestare particolare attenzione in quanto il contenuto di anetolo è molto alto e può dare effetti indesiderati.
L’uso delle parti fresche (barba e verdura) abbassa di gran lunga il rischio di incorrere in situazioni spiacevoli.
Altra sostanza presente nei semi che viene “incriminata” è l’estragolo ma in realtà è presente solo in tracce come in moltissimi altri alimenti di cui ci proccupiamo molto meno, basilico, cannella e molti altri, la verità è che sono piccole tracce e non ci sono riscontri sulla possibile attivazione della tossicità, quindi se pur con equilibrio, come per ogni erba o infuso potrete tranquillamente godervi una calda e profumata tisana.
Ciò a cui invece è bene fare attenzione sono le reazioni allergiche, spesso chi è allergico alla mela lo è anche al finocchio.
Attenzione se state assumendo alcuni antibiotici perché il finocchio potrebbe alterarne l’efficacia.
E attenzione all’olio essenziale e ai semi perché essendo difficile calibrare bene il dosaggio dei principi attivi potrebbero causare disturbi anche molto fastidiosi dall’iperacidita’ alle allucinazioni (casi veramente estremi)
Finocchio – utilizzo in cucina e in erboristeria
Lo possiamo utilizzare in cucina per preparare piatti sia dolci che salati: le ricette con il finocchio sono davvero tante, io ti suggerisco di provare il pesto al finocchio, trovi qui la mia ricetta.
Con i suoi “semi” è, poi, possibile preparare utili e gustosi infusi e tisane.
Trova, inoltre, impiego nei massaggi per contrastare il meteorismo.
Mentre in aromaterapia, l’olio essenziale di finocchio viene usato per favorire la comunicazione perché stimola la capacità di reagire positivamente a stimoli negativi e fortifica l’autostima.
E, per chiudere, voglio svelarti una curiosità.
Origine del termine infinocchiare
Sicuramente molto spesso lo hai usato o sentito dire anche tu. Ma perché si dice proprio così?
Tutto si originò dall’osservazione che, dopo aver consumato finocchio, tutto ciò che veniva mangiato o bevuto in seguito appariva più buono.
Così, nelle osterie che servivano vino scadente si iniziò a servire pane aromatizzato al finocchio per ingannare i clienti.
E così prese vita il modo di dire “farsi infinocchiare”, con il significato di lasciarsi ingannare o truffare.