LA SANTOREGGIA: l’erba dell’amore


 

È stato un mese “complicato” ma sono tornata!

Il covid è venuto a trovarmi e appena sono uscita dalla quarantena sono riuscita a prendere anche l’influenza che è stata peggio del covid…

Comunque con tutto questo tempo a disposizione sono riuscita a preparare un programma primaveraestate davvero bello ricco.

Ieri ho iniziato a parlare dell’erbario di primavera su Instagram (se vuoi vedere la fioritura della ruta fai un giro sulla mia pagina) e oggi ci regaliamo la fioritura della santoreggia, su cui c’è un bel po’ da dire.

La santoreggia fa parte delle erbe provenzali eppure è un po’ più “dimenticata” rispetto alle sue cugine lavanda, salvia e timo nonostante non abbia proprio nulla da inviare a nessuno.

La santoreggia ha davvero molte proprietà interessantissime e un sapore inconfondibile.

Ma vediamo quali proprietà la caratterizzano e per cosa possiamo impiegarla:

È antibatterica e antivirale quindi eccellente alleata contro gli stati influenzali.

Allontana gli insetti, le zanzare in particolare e messa sopra le punture di insetto dona sollievo immediato sgonfiando la parte e riducendo il prurito.

Può essere usata come antitarme per proteggere i vostri capi.

Aiuta a rinforzare il sistema immunitario.

Abbassa il colesterolo.

Ha un’efficace azione drenante e favorisce la diuresi, quindi tenetela buona per combattere cellulite e ritenzione idrica.

Allevia il mal di gola.

Contrasta i disturbi gastrointestinali come nausea, cattiva digestione, flatulenza.

In cosmesi trova impiego per regolare il sebo ma anche come emolliente e lenitivo.

In cucina rende i legumi più digeribili.

La chiamano l’erba dell’amore perché si reputa da sempre un’erba tra le più afrodisiache, le storie legate a quest’erba aromatica hanno attraversato i secoli, tanto che i Greci la attribuivano a Dioniso, il dio dell’ estasi e che durante il medioevo ai monaci ne venne vietato sia il consumo che la coltivazione. 

A spasso nel tempo troviamo la santoreggia anche nelle pozioni e nei filtri d’amore delle streghe.

La santoreggia può  essere usata fresca, essiccata oppure se ne può usare l’olio essenziale, in base all’utilizzo che deciderete di farne, sull’olio essenziale prestate sempre mooolta attenzione perché tanti furbetti lo tagliano con l’olio essenziale di timo…

Una piccola curiosità se volete farne una tisana digestiva dovrete consumarla prima del pasto per facilitare in modo ottimale la digestione, non dopo.

Come avete visto questa piccola piantina dai fiori violetti sa come far parlare di lei.

Buona Pasqua a tutti!

Vi aspetto per la prossima fioritura…


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