A COSA SERVONO E COME UTILIZZARLI AL MEGLIO
Oggi finalmente qui c’è un bel sole, anche se la pioggia degli scorsi giorni serviva, è sempre piacevole svegliarsi con il cielo azzurro.
Torniamo a parlare di erbe e di come possiamo impiegarle nel quotidiano e oggi lo faremo attraverso una preparazione tanto semplice quanto utile: gli oleoliti.
Per prima cosa vediamo che differenza c’è tra un oleolito e un olio essenziale
- OLEOLITO
L’oleolito è una macerazione in olio di una determinata pianta, erba o fiore, che contiene principi attivi liposolubili, può essere fatta con oli di base diversi scegliendo in relazione all’uso che vogliamo farne, ad esempio l’olio extravergine di oliva, quello di vinaccioli, l’olio di avocado o di riso, in qualche caso anche quello di semi di girasole e molti altri e può richiedere la macerazione con esposizione alla luce del sole oppure al buio.
Una volta trascorso il tempo di macerazione che può variare da pochi giorni a più di 40, l’oleolito viene filtrato e imbottigliato e può essere utilizzato così come è dal momento che non necessita di un vettore avendo già l’olio in cui abbiamo fatto la macerazione che svolge questo ruolo oppure essere impiegato come base per creare unguenti e balsami, alcuni possono essere usati anche in cucina.
- OLIO ESSENZIALE
L’olio essenziale si ottiene per distillazione della pianta, erba o fiore scelto, fatta generalmente in corrente di vapore ma esistono anche altri metodi di estrazione come l’enflourage (ormai quasi abbandonato perché richiede molto lavoro e molta materia prima, riservato principalmente alle essenze destinate ai profumi, io lo amo ma lo riservo davvero a pochi fiori) o la spremitura a freddo che viene utilizzata ad esempio per i limoni.
L’olio essenziale è un concentrato di terpeni, alcoli e sostanze aromatiche volatili e quasi mai può essere utilizzato puro ma necessita di un vettore, olio o crema se viene applicato sulla pelle, acqua o alcol per la nebulizzazione o la diffusione.
Quello degli oli essenziali è un mondo altrettanto affascinante di cui avrò modo di riparlarti.
Chiarite le differenze di base tra un olio essenziale e un oleolito, ti mostrerò ora come possono essere impiegati alcuni di loro.
Ricordati che gli oleoliti si prestano prevalentemente all’uso esterno, per massaggi e impacchi.
(Per non creare confusione e evitare spiacevoli conseguenze non ti darò qui indicazioni sugli oleoliti che possono essere usati in cucina, potrai approfondire l’argomento durante il corso individuale.)
GLI OLEOLITI DA AVERE SEMPRE A PORTATA DI MANO
- Oleolito di iperico: potente antirughe, antinfiammatorio, blandamente anestetico, antidepressivo, distensivo, dona sollievo ai muscoli affaticati
- Oleolito di malva: emolliente, calmante, aiuta a regolarizzare l’intestino
- Oleolito di menta: rinfrescante, energizzante, tonificante, calma i pruriti da dermatite o orticaria, lenisce le punture di insetti, favorisce la concentrazione
- Oleolito di alloro: utile per contrastare i dolori reumatici e combattere la caduta dei capelli
- Oleolito di fiori d’arancio: distensivo sul sistema nervoso, riduce lo stress, concilia il sonno dei bambini
- Oleolito di lavanda: lenitivo, antinfiammatorio, emolliente, riequilibrante, calmante, antisettico, attenua le palpitazioni, calma il mal di testa
- Oleolito di calendula: contrasta le irritazioni, aiuta a cicatrizzare le ferite, sostiene e rafforza il sistema immunitario
ALTRI OLEOLITI CHE POSSONO TORNARTI UTILI
- Oleolito di camomilla: calmante nei dolori mestruali e nelle coliche dei bambini, favorisce il sonno ristoratore, placa il nervosismo, allevia i dolori da dentizione
- Oleolito di finocchio selvatico: contrasta la ritenzione idrica, regola il ciclo mestruale, contrasta le rughe, aiuta a regolarizzare gli ormoni durante la menopausa
- Oleolito di rosmarino: seboregolatore, antibatterico, stimolante ed energizzante, massaggiato nella zona inguinale favorisce il piacere sessuale nelle donne
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